PRESTAZIONI OCCASIONALI – PARTE II – AGEVOLAZIONI E SUPERAMENTO DEI LIMITI
Essere un prestatore occasionale autonomo ha dei vantaggi.
Quali sono queste agevolazioni (o vantaggi)?
- non si è tenuti ad alcuna iscrizione ad albi professionali
- non si necessità di partita IVA
- non ci si deve iscrivere alla gestione separata INPS
- non ci sono adempimenti ai fini INAIL
- non si deve effettuare dichiarazione dei redditi se non si possiede altro da dichiarare… ma con un limite di cui parleremo nella PARTE III relativa agli aspetti puramente fiscali.
POSTILLA: il lavoratore occasionale non deve emettere alcuna fattura, ma semplicemente una ricevuta dell’avvenuto pagamento del compenso. Ogni committente deve operare su tali compensi la ritenuta d’acconto del 20% e al termine del rapporto vi rilascerà un foglio da cui risulteranno l’importo lordo pagato, l’importo della ritenuta operata e il relativo compenso netto risultante. Su tali valori si compileranno le dichiarazioni dei redditi (730 o unico).
Superamento dei limiti
D: Cosa accade se supero i 30 giorni lavorativi con un committente (PARTE I esempio 3) o la soglia dei 5.000 euro annui (PARTE I esempio 2)?
R: Non rientro più in questa fattispecie e quindi le cose cambiano.
Cosa devo fare se supero i limiti?
Devi iscriverti alla gestione separata INPS.
- Se non sei iscritto a nessuna forma pensionistica obbligatoria rientrerai nel 24,72% altrimenti nel 17%.
- Tale contributo INPS compete per un terzo al lavoratore e per i restanti due terzi al committente.
Per tali ragioni, appena vedi che la soglia dei 5.000 euro annui sta per essere superata devi comunicarlo al prossimo committente perché dovrà sapere che oltre alla ritenuta d’acconto ci sarà il pagamento dell’INPS.
I contributi calcolati sul totale lordo percepito hanno però l’esenzione per i primi 5.000 euro guadagnati. Quindi le percentuali vanno pagate solo ed esclusivamente sull’eccedenza.
0 commenti:
Posta un commento